Villa Salus e San Camillo all’incontro della Commissione Pontificia delle strutture sanitarie cattoliche italiane

La direzione della Fondazione Villa Salus e dell’Irccs San Camillo all’incontro della Pontificia Commissione per le Attività del settore sanitario, a Brescia. Obiettivo evitare ulteriori alienazioni, fare sinergia e lavorare alla sostenibilità economico-finanziaria. Mons. Parolin: “Fare sistema tra strutture sanitarie cattoliche in Italia”.

 La Direzione della Fondazione Villa Salus ha partecipato lo scorso 1 aprile a Brescia all’incontro della Pontificia Commissione per le Attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa, una realtà pensata e voluta più di sei anni fa  per rispondere al grido d’allarme proveniente dalle istituzioni sanitarie cattoliche e far fronte al fenomeno della loro continua alienazione. 

“Tali opere – ha spiegato S. Em. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, intervenuto con un videomessaggio – sono spesso finite in mano ai privati e non sono mancati, purtroppo, anche casi di vera e propria speculazione”. 

Per analizzare la sostenibilità del sistema sanitario della Chiesa in Italia è stato realizzato un questionario-censimento per aggiornare una banca dati delle strutture esistenti e della loro situazione economica.

“Pur nel rispetto dell’autonomia di ciascuno – ha proseguito Parolin – è ormai chiara a tutti l’urgenza di agire come un unico corpo, superando individualismi e resistenze. Siamo chiamati a pensare a un quadro organico e strutturato  per tutte le attività sanitarie della Chiesa in Italia nel segno di una solidarietà reciproca, per perseguire una sostenibilità economico-finanziaria e sociale dei singoli soggetti coinvolti e del sistema stesso, a garanzia del fine apostolico delle opere. Il fare sistema favorirà anche un rapporto con lo Stato e le Regioni più paritario e faciliterà l’attivazione di strumenti di supporto comuni”. 

 “E’ la prima volta che in Italia ci muoviamo in questa direzione – spiega il Direttore della Commissione, mons. Marco Belladelli – in America è da 20-30 anni che il mondo della sanità cattolica fa rete e i risultati si vedono. Partiamo dall’analisi della situazione attraverso i dati che saranno raccolti con questa prima iniziativa di censimento, poi insieme valuteremo i punti di forza e debolezza e definiremo le strategie a lungo termine”. Monsignor Belladelli è anche stato recentemente in visita all’IRCCS San Camillo del Lido di Venezia, realtà che ha potuto apprezzare per la sua nuova gestione e in particolare per l’eccellenza nell’ambito della ricerca: “Sono rimasto piacevolmente sorpreso di conoscere una simile realtà  – ha aggiunto – e sono certo che anche per lo sviluppo della ricerca fare rete e sinergia con altre strutture sanitarie d’Italia potrà solo portare grande beneficio a questo istituto e ai pazienti che è impegnato a curare”. 

 “Partecipiamo a questa Commissione con grande entusiasmo e fiducia – ha commentato Mario Bassano, AD Fondazione Villa Salus, a margine dell’incontro –  certi che un maggior coordinamento offra anche migliori opportunità ad esempio nell’acquisto su scala di strumentazioni all’avanguardia e di miglioramento del servizio secondo standard condivisi più elevati. Una struttura sanitaria di orientamento religioso non può prescindere dalla sua sostenibilità e funzionalità economica: l’esperienza di Villa Salus in questa direzione è virtuosa: in pochi anni la nuova gestione ha sanato il bilancio economico e ha potuto così affrontare investimenti importanti in strumentazioni innovative e personale qualificato, contribuendo così a concretizzare pienamente il mandato di assistenza ai malati che è proprio della sua vocazione”. 

 La “Commissione Pontificia per le attività nel settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa” è stata eretta nel dicembre 2015 su mandato del Pontefice al Segretario di Stato Parolin. Composta da esperti nelle discipline sanitarie e gestionali, alla Commissione è affidato il compito di uno studio generale sulla sostenibilità del sistema e la definizione di una strategia operativa di lungo periodo; la soluzione delle situazioni di crisi e lo studio di nuovo modelli operativi in grado di attuare il “carisma originario nel contesto attuale”.